Ho assistito ad una scena indicibile: un bambino di circa 10 anni pressoché "esaurito" minaccia un omone con un cellulare.
Premesso che:
- il bambino avrà sicuramente problemi comportamentali, poiché comunque si muoveva a scatti, gesticolava e parlava da solo;
- il padre era nelle vicinanze, all'interno di una sala giochi, e parlava col gestore;
- l'uomo pesa circa un quintale, appartiene ad una famiglia non proprio nobile e si esprime in un coloritissimo dialetto partenopeo;
- la tenera creatura minacciava di chiamare i carabinieri e contemporaneamente cercava di dare dei pugni all'omone, dicendogli di andar via da questa città: "come ti ho sempre detto: qua tu non devi stare!".



Ora, io non concedo nessuna attenuante ai genitori di cotal mostro. Non si possono lasciar fuori dalle "gabbie" elementi di questo tipo. Questo bambino ha bisogno di essere aiutato, ma da chi? E come?
Avrei una teoria in merito, cioè i genitori dovrebbero controllare SEMPRE i bambini, in ogni cosa che fanno, in modo mooooooooolto discreto. Però mi accorgo che io non mi sono comportato mai così, pur essendo stato sballottato da una casa all'altra, presso zii e vicini di casa, per i primi nove anni della mia vita e successivamente, per altri nove anni, chiuso volontariamente in casa.



I miei studi proseguiranno nell'ambito sociale da settembre, come ho già detto l'altro ieri. E' una promessa che ho fatto al bambino che non sono mai stato.



Chiaro.



The green god of the woods (Kian) - Sagrado coração da terra